All’estero lo sanno molto bene: il fatto che sempre più persone dormano poco e male ha un costo enorme, al punto da influenzare l’economia del Paese. Già nel 2016 un’importante ricerca di Rand Europe evidenziava per gli Stati Uniti una perdita del 2,92% del PIL legato a questo problema e una ricerca australiana pubblicata quest’anno indica che nel 2016/2017 il sonno inadeguato è costato alla nazione 45,21 miliardi di dollari.
Il problema non riguarda solo le grandi aziende: per tutti noi, nella vita quotidiana, dormire poco o male comporta una perdita significativa di produttività. Secondo gli esperti, infatti, a risentirne sono la nostra capacità di prendere le decisioni giuste, la velocità di elaborazione delle informazioni, l’attenzione, la memoria…
Per chi soffre di disturbi del sonno seri è necessario ovviamente consultare un medico specializzato, ma per chi fa semplicemente fatica a dormire bene ( e si stima che gli italiani che soffrono di insonnia a vari livelli di intensità siano circa 12 milioni quindi è un problema molto diffuso) bastano dei semplici accorgimenti per migliorare in modo significativo la situazione.
L’alimentazione svolge, come in molti degli aspetti che regolano la nostra produttività, un ruolo importante, e già anticipare un po’ l’orario della cena, lasciando almeno tre ore tra quando finiamo di mangiare e quando andiamo a dormire, può dare dei benefici.
Imparare come sfruttare al meglio le ore che abbiamo a disposizione per dormire può migliorare non solo la qualità della vita, ma anche il fatturato: una dimostrazione in più di come, oggi, capire le relazioni profonde tra benessere e successo lavorativo sia un investimento con ottimi ritorni.
News ADICO di : Barbara Perego
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Barbara Perego è la fondatrice di BEcons, società di consulenze specializzata nel fornire ad aziende e liberi professionisti soluzioni formative basate sui più moderni metodi per l’ottimizzazione delle risorse personali e della performance lavorativa.